Perchè il Coronavirus c’entra col fotovoltaico Off-Grid

In questo tempo di pandemia le prospettive di molti stanno cambiando. Partendo dai semplici cittadini fino a chi ha importanti cariche istituzionali. Il coronavirus sta mostrando le fragilità di un sistema globale dove l’interconnessione di persone e merci da grande vantaggio diventa un grande problema. E perchè il Coronavirus c’entra col fotovoltaico Off-Grid?

Da questa situazione, largamente imprevista, alcuni settori economici ne usciranno con le ossa rotte più di altri. Altri, paradossalmente, ne usciranno rafforzati. Pensiamo a tutto quello che è e-commerce per esempio, o alla diagnostica medica, fino alle più banali e introvabili mascherine: questi settori avranno una crescita e non una contrazione.

In un certo senso, il coronavirus accelera la transizione verso altri modelli.

In tutto questo una delle parole fondamentali è resilienza. Ovvero la capacità di adattarsi, di piegarsi senza rompersi.

E cosa c’entra la resilienza con un sistema off-grid??

La resilienza è il primo e principale criterio di dimensionamento di un sistema fotovoltaico off-grid. Un sistema isolato deve infatti poter garantire l’energia anche nei momenti di maltempo o di malfunzionamento di uno o più componenti.

I nostri impianti hanno passato tempeste di ogni tipo, da quelle di sabbia a quelle di neve, sono stati “abbandonati” senza manutenzione e con alcuni componenti rotti per anni, hanno lavorato in anti-blackout per anni senza che gli utenti finali si accorgessero dei problemi.

Non ci auguriamo che arrivino altri momenti come questo. Per noi, che viviamo in un paese elettrificato, l’energia non pare un problema. Ma per chi non ha accesso alla rete elettrica, nel sud del mondo, non potersi muovere di casa significa non avere luce e non poter ricaricare la batteria del cellulare, rimanendo così, di nuovo, tagliati fuori.

Il valore di un impianto fotovoltaico non connesso alla rete, passata la pandemia, sarà percepito maggiormente. Perché non sia mai che catastrofi peggiori privino anche noi dell’energia elettrica: quel giorno, che speriamo non arrivi, un modulo fotovoltaico con una batteria varrà più di quanto possiate immaginare.

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